La nostra storia

Il ritorno del cotone Italiano
Cotone Italiano Biologico | La Storia di GEST

Tutto è iniziato con una domanda semplice: perché in Italia non si coltiva più il cotone? Noi siamo Michele Steduto e Pietro Gentile, e da questa domanda è nata una visione. Non una nostalgia, ma un’idea di futuro. Il futuro di un cotone italiano, etico, pulito, possibile. Da San Marco in Lamis, nel cuore del Gargano, abbiamo scelto di piantare qualcosa di più di una fibra: abbiamo piantato una scelta, un valore. Nel 2020 abbiamo messo a dimora i primi semi di cotone biologico in Puglia. Nessuno lo faceva più da decenni. Ma noi abbiamo visto nei campi abbandonati un’opportunità, un modo per riportare dignità al territorio, lavoro giusto a chi ama la terra, e nuova vita a un'idea di cotone prodotto in Italia. Ettaro dopo ettaro, con rispetto per la biodiversità, senza pesticidi, senza forzature, il cotone ha cominciato a crescere. Non solo come pianta, ma come simbolo. Per noi il cotone sostenibile non è un’etichetta da apporre su una confezione. È un modo di stare al mondo. È coltivare ascoltando la terra, proteggendola, e riconoscendo il valore umano di ogni persona che lavora nei campi. È scegliere di fare meno ma meglio. Oggi possiamo dire che il nostro è davvero cotone made in Italy, perché nasce, cresce e si raccoglie qui, con mani italiane, su terra italiana. Ma ciò che conta di più è che dietro ogni filo di questa fibra c’è una storia vera: la storia di chi ha creduto che un altro modello agricolo fosse possibile. Una filiera corta, trasparente, tracciabile, che rispetta chi produce, chi acquista e soprattutto la terra. Il cotone italiano biologico non è solo un ritorno, è un inizio. È il seme di un’agricoltura nuova, capace di guardare lontano senza dimenticare le radici. È il nostro modo di dirlo, con fermezza e con amore: il cotone può essere italiano, e può esserlo con orgoglio.

La capitanata

Dove l'amore per il territorio incontra il rispetto e la sostenibilità.

Quando si parla di cotone italiano, non si può ignorare la terra che lo rende possibile: la Puglia. È qui che la natura, l’esperienza umana e il lavoro agricolo si incontrano per creare qualcosa di autentico. E nel cuore di questa regione c’è la Capitanata, un territorio che da sempre nutre il Paese con la sua fertilità, la sua cultura contadina e il coraggio silenzioso di chi ci vive.

La Capitanata è molto più di una pianura agricola. È una distesa viva, dove il sole batte con forza e l’aria è asciutta al punto giusto: condizioni ideali per la coltivazione del cotone biologico. Qui i terreni sono generosi, profondi, ricchi di memoria. Sono il risultato di secoli di semine, raccolti, sacrifici e saggezza tramandata da padre in figlio. Questa è la forza di un cotone prodotto in Italia: nasce su un terreno che conosce la fatica, ma anche la dignità.

Gli agricoltori della nostra terra non sono semplici lavoratori. Sono testimoni di una tradizione. Sono uomini e donne che sanno ascoltare il suolo, riconoscono il vento e si affidano alla stagione. In ogni loro gesto c’è una parte del nostro cotone sostenibile. Perché non si coltiva solo con le mani, ma anche con il cuore. E qui, il cuore non manca mai.

Scegliere di coltivare cotone made in Italy in Capitanata non è stato solo un atto agricolo. È stata una dichiarazione d’intenti. Un modo per dire che l’Italia può ancora produrre, può ancora innovare, può ancora credere nelle sue terre. È da qui che parte il nostro progetto: dalla forza antica della Puglia, dal sole che accende i campi, dalla gente che non ha mai smesso di amare questa terra.

Questo progetto è la nostra promessa alla terra: coltivarla con rispetto, ascoltarla con amore, restituirle dignità attraverso ogni filo di cotone che nasce qui, in Italia.